[SNEAK PEEK] - DOCTOR WHO - FRAMMENTI DI FELICITÀ (G)

NOTE AUTORE: sneak peek di una storia molto più ampia e complessa, attualmente in fase di progettazione, con il 13° DottoreYasmin KhanKate Stewart, lo UNIT e un nuovo personaggio noto come l'Archivista. Nello specifico, questo estratto potrebbe essere poi parte della storia principale, modificato di conseguenza per essere più coerente con quel contesto.

Per ulteriori note, guardare alla fine dell'estratto.

La donna bionda seduta da sola al tavolo di uno dei più grandi caffè presenti in Millenium Square, a Sheffield, indossava abiti strani (una vivace maglia un blu intenso, con un arcobaleno sul petto, pantaloni blu petrolio a vita alta, bretelle dorate, stivali marroni e calzini arcobaleno) mentre un cappotto con una fodera blu scuro era drappeggiato goffamente sullo schienale della sedia dietro di lei, insieme a una sciarpa arcobaleno.

Era chiaramente in attesa di qualcuno o di qualcosa di particolarmente speciale, altrimenti nessuno avrebbe mai potuto vederla così immobile per più di qualche secondo alla volta, piena di vitalità e di progetti e cose da fare che normalmente avrebbero prosciugato le energie di una persona normale per almeno un mese. Non nel suo caso, però, e quindi il fatto che fosse così immobile - anche se tamburellava le dita della mano destra sul tavolo accanto a lei - era molto intrigante, soprattutto agli occhi di chi la conosceva bene. Ciò non significa che per lei fosse facile essere paziente e aspettare che il suo appuntamento si presentasse. Ci stava mettendo un po', ma il Dottore sapeva che il posto non era dietro l'angolo per la persona che stava aspettando e che doveva essere paziente - almeno, più paziente del solito. Dopotutto, era davvero il minimo sforzo che le veniva richiesto, in quel frangente, dopo quello che aveva chiesto alla persona che stava aspettando. Si guardò intorno, però, come se fosse in grado di percepire la sua presenza nella moltitudine di persone che attraversavano la piazza in quel momento, anche se ancora non riusciva a vederla.

Nella folla di persone che stava attraversando Millennium Square, una donna sulla trentina, con una giacca di pelle marrone, abbinata a un paio di jeans skinny abbottonati e a una camicia a fiori arancione, camminava lentamente, guardando il Dottore dal suo punto privilegiato in mezzo alla gente. Sapeva perfettamente che la Gallifreyana era in grado di percepire la sua presenza, come era sempre accaduto anche in passato, ma Yasmin Khan riteneva di aver bisogno di un po' più di tempo prima di avvicinarsi al Dottore. Il suo Dottore. E, stranamente, la Signora del Tempo cercava di non agitarsi nell'attesa, di non individuarla subito, di lasciarle il tempo di cui la donna necessitava, nonostante Yaz sapesse che l'altra donna era in grado di percepire benissimo che fosse lì, in arrivo. Cosa era cambiato dall'ultima volta che si erano viste? A parte due rigenerazioni in così poco tempo, relativamente parlando? Ma non solo, ovviamente, molto di più. E perché, soprattutto, c'era questo volto? Era davvero il Dottore a cui era così affezionata, così innamorata? Il suo Dottore, per essere precisi, con cui era andata in giro per l'universo per anni, salvando vite e pianeti e contrastando l'ultima arma che Tecteun aveva lanciato per distruggere il loro universo? Era davvero qui, di fronte a lei? Poteva permettersi di credere e sperare?

E poi, all'improvviso, il tempo per pensare e per riflettere non c'era più, non c'era più bisogno di decidere, non c'era più motivo di farlo. Seguendo ciò che, saggiamente, le aveva detto sua nonna qualche anno prima - almeno dal punto di vista di Yaz (il coraggio è sapere che qualcosa farà male e farlo comunque) - Yasmin si trovò vicino al tavolo in cui sedeva la Gallifreyana. Che piantò i suoi occhi nocciola in quelli più scuri di Yaz, mentre si alzava lentamente per essere allo stesso livello dell'altra donna.

«Yasmin Khan... mi sei mancata,» sussurrò, tendendo timidamente la mano destra, subito afferrata dalla sinistra di Yaz, che se la portò al viso con un sorriso triste: «Anche tu mi sei mancata.»
«Quanto tempo è passato, per te?»
«Qualche mese...»
«Quanto tempo, Yaz? So che hai tenuto il conto...»
«14 mesi... no, di più, 18. Ho iniziato a lavorare per lo UNIT dopo tre mesi dalla tua partenza, ma non è mai stato lo stesso senza di te.» Yaz guardò il Dottore con le lacrime agli occhi: «Sei davvero tu, Dottore? Come è possibile? Tu... tu ti sei rigenerata. Allo UNIT hanno visto non una, ma due delle tue nuove incarnazioni...»

Il Dottore prese la mano libera di Yaz con la sinistra, poi la guidò al petto, con fermezza, facendole sentire il proprio battito cardiaco: «Non potevo non rigenerarmi, Yaz, il mio tempo era finito. Era qualcosa di inevitabile. Ma, nonostante ciò, sono davvero qui. Adesso, in questo momento, sono davvero qui, di fronte a te. Con te. Ho una seconda possibilità. Abbiamo una seconda possibilità. Voglio riparare me stesso a qualcuno. A te. Anche se farà male, alla fine, voglio farlo davvero.»

«Com'è possibile, Dottore, che tu sia... tu?» Chiese Yaz, con una mano stretta al petto della Signora del Tempo, l'altra ora aggrappata a una spalla della donna, mentre la mano destra del Dottore asciugava delicatamente le lacrime dalla guancia della giovane di fronte a lei e l'altra si era andata ad appoggiare sul suo fianco.
«È una storia lunga. E non è l'unica cosa di cui dobbiamo parlare, se non sbaglio. Voglio dirti tutto, ricordi?»
Yaz annuì, prima di cedere al desiderio di stringere l'altra donna a sé e gettarsi tra le braccia del Dottore, in un abbraccio tanto necessario per entrambi quanto doloroso. Avvinghiata a lei, sussurrò prima «Mi sei mancata davvero tanto» e poi, «Ti amo.» Il Dottore strinse forte Yaz al proprio petto, non volendo mai più lasciarla andare. Dopo tutto, era lì proprio per quello, non lasciarla mai più andare.

Questa versione del Dottore non era la più incline ad aprirsi - anche se con Yaz aveva cercato di farlo più di una volta, soprattutto verso la fine - memore della sofferenza e del dolore provati ogni volta dopo aver perso i propri cari in passato, ma ora, con una seconda possibilità... abbracciando la donna con cui aveva viaggiato per gran parte del tempo indossando quel volto, disse, timidamente: «Anch'io ti amo.» E tutto sembrò immediatamente più semplice e sopportabile.

Poco lontano da loro, una figura in un cappotto color sabbia, pantaloni neri e stivali alti fino al polpaccio le osservava, senza essere vista. Nonostante l'eccentricità degli abiti indossati - un foulard arcobaleno sopra una camicia bianca e un cardigan nero, che nascondeva delle bretelle dorate - nessuno sembrava fare caso alla sua presenza.

«Se la fabbrica dello spazio-tempo non andrà in pezzi dopo questa... andrà tutto bene,» osservò la figura, con una voce graffiante, femminile. Al suo fianco, altrettanto indifferente alla folla, fece la sua comparsa Kate Stewart, che la guardò con un sopracciglio inarcato: «Stiamo sempre parlando del Dottore...»
L'altra donna le lanciò un'occhiata di traverso: «In giro per lo spazio-tempo ci sono tutti loro, Kate. Tutti loro. Facce conosciute e sconosciute. La stessa cosa vale per me, ovviamente.»
Scuotendo il capo esasperata, Kate Lethbridge-Stewart fece per allontanarsi, dirigendosi verso una delle cabine rosse tanto comuni in Inghilterra, anche nel 2024: «Voi Signori del Tempo... mi fate venire il mal di testa, Archivista.»

L'Archivista la raggiunse in poche e ampie falcate, lanciando un ultimo sguardo dietro di sé, prima di voltarsi a guardare al futuro. «Il mio TARDIS non è quello, Kate,» le fece notare, indicando prima la cabina verso la quale il capo dello UNIT si stava dirigendo, e poi un'altra di poco più distante, «ma quello.»

NOTE AUTORE:
  • Il 13° Dottore e Yasmin Khan sono i personaggi principali di questo estratto.
  • Il 13° Dottore è tornata, ma non viene spiegato come o perché.
  • Vengono citati il 14° Dottore e il 15° Dottore.
  • Storia ambientata dopo lo speciale di Natale del 2023 (The Church of Ruby Road). The Power of the Doctor e The Giggle sono leggermente menzionati.
  • Sono presenti riferimenti al Companion Support Group. Menzionato lo UNIT; Yaz è ora uno dei loro agenti.
  • Sia l'Archivista che Kate Stewart fanno una breve comparsa verso la fine dell'estratto. Gli abiti indossati dall'Archivista sono un omaggio ai costumi utilizzati da Peter Capaldi e Jodie Whittaker in Twice Upon a Time e in The Woman Who Fell to Earth. Non sono gli unici che questo personaggio utilizzerà (e non saranno gli unici a ispirarsi al Dodicesimo e Tredicesimo Dottore).
  • Potete trovare lo sneak peek anche sul mio account EFP.

Commenti

  1. Ottimo sneak peet, anche se il 13 dottore e Yaz non sono proprio state le mie preferite...

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  2. Interessante, non avendo seguiti molto ultimamente Doctor Who, questo racconto non mi dispiace affatto. Un buon motivo per recuperarlo!

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  3. Mi piace davvero tanto il tuo stile! Scorrevole, preciso e ricco di dettagli è davvero piacevole da leggere!

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  4. Adoro i tuo sneak peet e sono davvero affascinata dal tuo modo di scrivere, lo trovo scorrevole e ricco di dettagli! Non vedo l'ora di leggere altri estratti, se non la fanfiction intera!

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