[RECENSIONE] "Doctor Who - The Good Doctor" di Juno Dawson

The Good Doctor è un romanzo scritto da Juno Dawson, pubblicato dalla BBC Books nell'ottobre 2018 come accompagnamento dell'uscita dell'undicesima stagione di Doctor Who (la prima con Jodie Whittaker nei panni del Tredicesimo Dottore). Il libro, assieme a Molten Heart e Combat Magicks, è stato commissionato all'autore prima ancora che le puntate venissero mandate in onda.

📚QUARTA DI COPERTINA📚

Sul pianeta Lobos, il Dottore ferma una violenta guerra tra i nativi Loba e i coloni umani. A lavoro finito, l'equipaggio del T.A.R.D.I.S. riparte - solo che Ryan scopre di aver dimenticato il telefono. Di nuovo.

Al suo ritorno, il Dottore scopre che il T.A.R.D.I.S. è scivolato centinaia di anni nel futuro e che qualcosa è andato storto. I Loba sono ora schiavi, al servizio di fanatici umani che adorano una figura divina nota come il Buon Dottore.

È ora che il Dottore affronti le conseguenze della sua ultima visita. Con Lobos sull'orlo della catastrofe, riuscirà a sistemare le cose?

👀OPINIONE PERSONALE👀

Sono infine giunta a concludere la lettura anche di questo romanzo, scritto da Juno Dawson. Nel complesso, l’ho trovato molto ben scritto e ho apprezzato sia la trama che la gestione dei personaggi, nonostante inizi piuttosto lentamente e subito non si riesca a riconoscere in tutti loro (mi riferisco, nello specifico, al Dottore e al ‘team TARDIS’) la versione che poi viene proposta televisivamente.

Ho trovato molto coerente il personaggio di Ryan (soprattutto con la versione che viene scritta nella prima stagione in cui compare, l’undicesima) e anche Graham viene reso abbastanza bene, fin da subito; Yasmin e Tredici, invece, mi sembrano più coerenti a sé stesse a partire all’incirca da metà romanzo, mentre prima mi sembravano leggermente out of character (niente di male, considerando che, come anche per i due precedenti, questo libro venne scritto basandosi su pochissime informazioni in merito ai protagonisti e prima che uscisse la prima stagione con il nuovo team TARDIS).

La storia affronta un tema tutto sommato interessante: le conseguenze dell’intervento del Dottore e dei suoi companion nel risolvere una situazione critica - nel caso specifico, pacificare un pianeta conteso da due specie aliene, in questo caso umani e Loba. Le conseguenze in questione prevedono che, all’incirca seicento anni dopo la prima comparsa del Dottore sul pianeta, la popolazione umana abbia preso brutalmente il sopravvento e tratti come schiavi i Loba, il tutto nel nome di una divinità conosciuta come il ‘Buon Dottore’.

Il romanzo affronta temi piuttosto impegnativi e complessi, nella migliore tradizione di Doctor Who, cercando di far passare messaggi di una certa importanza alleggerendo, nello stesso momento, il tutto. Del resto, con l’iperattività di un Dottore come il Tredicesimo, il suo fare ingenuo e fanciullesco, non può essere diversamente.

Ed è così che razzismo, schiavitù e zelo religioso, ben presenti all’interno della narrazione assieme a un altrettanto zelante spirito rivoluzionario e a un sessismo palese, hanno il loro dovuto spazio in un racconto apparentemente banale, ma da non sottovalutare. In una società che affonda le proprie radici in una tradizione culturale basata su un falso storico costruito e piegato secondo le esigenze di pochi fortunati e privilegiati, il Dottore dovrà fare i conti con una situazione spinosa, che la metterà a dura prova.

Nel complesso, nonostante qualche difficoltà iniziale, il romanzo mi è piaciuto e ho gradito l’evoluzione della narrazione e dei personaggi, così come anche il messaggio intrinseco che si è voluto trasmettere. Approvato e consigliato.

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