[RECENSIONE] "Moebius Squared" di Jo Graham & Melissa Scott

Moebius Squared, scritto a quattro mani da Jo Graham e Melissa Scott e pubblicato da Fandemonium nel dicembre 2012, è ambientato dopo gli eventi del film Stargate Continuum e dopo la puntata The Lost Tribe della quinta stagione di Stargate Atlantis, tuttavia la collocazione temporale non è semplice come si potrebbe pensare, infatti gli eventi si svolgono nell’antico Egitto dei Goa’uld… ed è uno dei romanzi che ho avuto modo di leggere recentemente legato al franchise di Stargate.

📚QUARTA DI COPERTINA📚

Alla ricerca di Egeria, la antica regina dei Tok’ra, la squadra di Cameron Mitchell torna indietro nel tempo nell’Antico Egitto dove trova un’altra versione dell’SG-1, intrappolata nel passato dopo aver aiutato gli egiziani a rovesciare Ra…

👀OPINIONE PERSONALE👀

Il titolo del romanzo richiama il doppio episodio conclusivo dell’ottava stagione di Stargate SG-1, Moebius, nel quale Daniel Jackson scopre, in seguito alla morte di Catherine Langford e all’aver ereditato la sua ricca collezione relativa al Progetto Stargate, la collocazione di un ZPM (Zero-Point Module), fonte di energia inestimabile, che permetterebbe al Comando Stargate di contattare la spedizione di Atlantide.

Nonostante la doppia puntata mi avesse lasciata un po’ perplessa, la prima volta in cui ebbi modo di vederla, devo dire che ho trovato il romanzo molto interessante e di scorrevole lettura, inserendosi con eleganza all’interno del canone televisivo e fornendo una quadratura del cerchio tutto sommato coerente agli eventi che vengono raccontati all’interno dell’episodio suddetto.

Come ogni buon paradosso temporale che si rispetti, ci imbattiamo nelle versioni alternative di molti personaggi: troviamo ben due Samantha Carter, due Daniel Jackson e due Teal’c, ma in quest’occasione un solo Jack O’Neill (quello intrappolato nell’Egitto dei faraoni) e un solo Cameron Mitchell, ufficiale comandante dell’SG-1 a partire dalla nona stagione. Non mancano alcune scene comiche o imbarazzanti: sia Mitchell che la Sam Carter hanno il grado di Colonnello, fondamentalmente avendo lo stesso potere decisionale all’interno della gerarchia di comando dell’SGC, il che, oltre a qualche siparietto divertente, porta a un palpabile rischio di creare dei dissapori all’interno del team (cosa che, comunque, non avverrà; si lascia inoltre intendere che, di ritorno dalla missione nell’Egitto faraonico, quella Carter otterrà il comando della George Hammond, uno dei vascelli terrestri equipaggiati con tecnologia asgardiana, assieme alla Daedalus del Colonnello Caldwell).

Altri momenti ‘imbarazzanti’, ma più intesi nel senso ilare della medaglia, sono le interazioni con l’O’Neill, proveniente dalla realtà alternativa (tutti i dettagli sono facilmente reperibili vedendo il doppio episodio Moebius) rimasto imprigionato nel 2492 a.C. Questo perché l’O’Neill della stessa realtà di Mitchell è ormai Generale, a capo di tutto il complesso relativo al programma Stargate, mentre l’O’Neill del passato è un Colonnello… ritirato. Niente di nuovo per gli standard dell’SGC, ma al solito i viaggi nel tempo comportano  confusione, sia nei protagonisti che nel lettore/fruitore, in quanto non si capisce più bene chi sia chi e cosa si stia cercando di fare.

Detto questo, a me personalmente è piaciuto parecchio come siano riusciti a chiudere coerentemente l’arco narrativo aperto con il doppio episodio televisivo con questo romanzo. Inoltre i personaggi sono in linea con quanto mostrato sul piccolo schermo, e questo non mi ha affatto delusa. Un plauso agli autori per aver gestito una trama potenzialmente complessa.

Commenti