"Origins of the Wheel of Time" di Michael Livingston

Origins of the Wheel of Time è l’ultima pubblicazione dello storico, docente e romanziere fantasy Michael Livingston, segretario generale per la United States Commission on Military History e docente presso l’Università pubblica del The Citadel. Il saggio presenta una prefazione scritta da Harriet McDougal, vedova di Robert Jordan, autore de La Ruota del Tempo (The Wheel of Time).

«The most central truth of Jordan’s fantasy is that it’s built out of a great many of our own myths and legends. King Arhtur is in The Wheel of Time©. Merlin, too. But so are Alexander the Great and the Apollo program. The Norse gods and Napoleon’s greatest victory. It’s astonishing how much is in these books.»

Uscito per la Tor Books nel 2022, il saggio prevede, oltre alla prefazione e a una lettera dall’autore ai lettori, un’Introduzione e quattro macro capitoli, riguardanti la vita di Robert Jordan; una sorta di ‘confronto’ tra Tolkien (dal quale Jordan trasse numerosi spunti) e Jordan stesso; le metodologie lavorative di Jordan; i riferimenti presenti all’interno de La Ruota del Tempo del ‘mondo reale’, quindi tutti quegli elementi, aspetti, culture e così via che influenzarono fortemente il lavoro di Jordan nella realizzazione della sua mastodontica saga, con un glossario (ovviamente non approfondito o completo, ma generico) dei riferimenti a miti, leggende e non solo sui quali l’autore si appoggiò in fase di scrittura.

All’interno del quarto capitolo è possibile trovare, in ordine alfabetico, l’elenco dei nomi di persona e degli oggetti elaborati dall’autore e basati sulle numerose ricerche da lui condotte, che spaziano dalla mitologia arturiana all’epopea di Gilgamesh a numerose altre leggende del bagaglio culturale di numerose società e culture.

Origins of the Wheel of Time getta luce sul processo creativo e realizzativo di un’opera mastodontica, rivelandoci come il suo autore avesse condotto studi su studi, buttando giù centinaia, se non migliaia, di pagine di appunti, relativi agli aspetti più disparati della scrittura dei propri romanzi. Nomi di personaggi e località, lore dell’ambientazione e dei singoli protagonisti e comprimari, scene tratteggiate e mai usate o impiegate in contesti differenti rispetto a quanto previsto in un primo momento: il lavoro di ricerca, raccolta dati, trascrizione e redazione occupava così tanto tempo di Jordan, che a un certo punto questi dovette assumere due persone affinché, assieme alla moglie, lo potessero aiutare a tenere tutto in ordine.

Purtroppo il testo è soltanto in lingua inglese, ma chi fosse appassionato di Robert Jordan lo troverà molto interessante e intrigante. Ho apprezzato l’efficacia e la minuziosità dell’autore nel redigere un saggio che è anche un elogio profondissimo e personale a un autore che ha segnato profondamente la sua epoca, come Tolkien fece alla metà del Novecento.

Commenti

  1. Peccato che non è ancora stato tradotto in italiano, perchè essendo un'appassionata lo trovo davvero interessante come saggio.

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