"Origins of the Wheel of Time" di Michael Livingston
All’interno del quarto capitolo è possibile trovare, in ordine alfabetico, l’elenco dei nomi di persona e degli oggetti elaborati dall’autore e basati sulle numerose ricerche da lui condotte, che spaziano dalla mitologia arturiana all’epopea di Gilgamesh a numerose altre leggende del bagaglio culturale di numerose società e culture.
Origins of the Wheel of Time getta luce sul processo creativo e realizzativo di un’opera mastodontica, rivelandoci come il suo autore avesse condotto studi su studi, buttando giù centinaia, se non migliaia, di pagine di appunti, relativi agli aspetti più disparati della scrittura dei propri romanzi. Nomi di personaggi e località, lore dell’ambientazione e dei singoli protagonisti e comprimari, scene tratteggiate e mai usate o impiegate in contesti differenti rispetto a quanto previsto in un primo momento: il lavoro di ricerca, raccolta dati, trascrizione e redazione occupava così tanto tempo di Jordan, che a un certo punto questi dovette assumere due persone affinché, assieme alla moglie, lo potessero aiutare a tenere tutto in ordine.
Purtroppo il testo è soltanto in lingua inglese, ma chi fosse appassionato di Robert Jordan lo troverà molto interessante e intrigante. Ho apprezzato l’efficacia e la minuziosità dell’autore nel redigere un saggio che è anche un elogio profondissimo e personale a un autore che ha segnato profondamente la sua epoca, come Tolkien fece alla metà del Novecento.
Peccato che non è ancora stato tradotto in italiano, perchè essendo un'appassionata lo trovo davvero interessante come saggio.
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