[SNEAK PEEK] - DOCTOR WHO - INTRODUCIAMO... "L'ARCHIVISTA" (G)
La donna, interamente vestita di nero, tranne per un cappotto color sabbia e delle bretelle blu scuro che si nascondevano sotto di esso, camminava lentamente e da sola nei pressi del grattacielo Gherkin, a circa un centinaio di metri dal nuovo quartier generale dello UNIT. L'edificio non le piaceva affatto, così come non le era piaciuto quello distrutto durante l'attacco condotto dallo Spy Master e dai suoi tirapiedi Cybermen, sotto il comando di un clonato Ashad, noto anche come Cyberman Solitario.
Si sentiva molto più a suo agio quando si trovava nella Torre di Londra o in luoghi meno... contemporanei. Era stata inviata sulla Terra secoli prima da Tecteun, mentre ancora lavorava per la Division, con il compito di monitorare il Dottore dopo che questi era stato costretto a dimenticare le proprie vite passate e il suo coinvolgimento con la Division stessa. L'Archivista non aveva trovato quel compito particolarmente gradevole, considerando che si sentiva sempre meno in sintonia con l'organizzazione segreta gallifreyana. Questo divario si era mostrato particolarmente evidente fin dall'uso dell'arco camaleontico e dell'orologio portatile su uno dei loro ex membri, l'unico davvero in grado di sfidare tutti loro e Tecteun. Era comprensibile, specialmente considerando il trattamento ricevuto dai suoi genitori adottivi.
Per questo motivo, e considerando che l'Archivista aveva collaborato con il Dottore prima della sua decisione di abbandonare l'organizzazione, la Signora del Tempo aveva scelto di fornire ai loro superiori una serie di informazioni false mescolate a quelle autentiche, nel tentativo di proteggere il Dottore e i suoi compagni nel corso dei secoli. Solo di recente la Division aveva scoperto il suo tradimento, ma Tecteun non aveva potuto fare nulla, poiché era stata uccisa da Swarm e Azure durante l'assalto al quartier generale della Division.
Quel momento era senza dubbio un punto fisso nel tempo. Era accaduto, ma allo stesso tempo stava ancora accadendo e sarebbe accaduto in futuro; tutto dipendeva dal punto di vista con cui lo si osservava, naturalmente. Il tempo non era lineare, dopotutto, specialmente per quegli eventi specifici e cruciali che dovevano verificarsi per consentire la corretta progressione del tempo stesso. Era così semplice, in realtà, che l'Archivista non riusciva a comprendere come fosse possibile che nessun altro sulla Terra (o su altri pianeti) sembrasse in grado di afferrare il concetto
L'Archivista si trovava alla sua terza incarnazione e, quindi, era relativamente giovane secondo gli standard dei Signori del Tempo, con almeno altre nove vite da vivere nel suo futuro. Dio solo sapeva quanti secoli, avventure e crisi avrebbe dovuto affrontare, vivere e partecipare. Almeno ora avevano una solida copertura per essere in giro, considerando che Kate Stewart sembrava davvero interessata ad averla sul libro paga dello UNIT, anche se l'Archivista non era sempre presente per offrire il suo aiuto, cosa che avveniva la maggior parte delle volte che qualcuno ne aveva bisogno. Tuttavia, Kate Stewart non poteva fare altro che accettare questo fatto e andare avanti come meglio poteva senza di lei.
Ormai quasi all'ingresso del Quartier Generale dello UNIT, l'Archivista gettò uno sguardo attorno prima di varcare la soglia della struttura. Si stupiva sempre della facilità con cui riusciva a scivolare tra le persone senza essere notata, indipendentemente da come si vestiva o si comportava. Almeno fino a quando non desiderava essere notata. A quel punto, tutti sembravano improvvisamente accorgersi di lei e, nella maggior parte dei casi, iniziavano a fare domande. Spesso domande stupide, ma comunque domande. Pescando nelle tasche interne del cappotto, finalmente trovò ciò che stava cercando e si diresse verso una cabina telefonica rossa K6 non lontana dalle guardie che vigilavano all'ingresso principale del Quartier Generale dello UNIT, scomparendo all'interno. Inosservata.
Il suo TARDIS aveva deciso che mimetizzarsi come una vecchia cabina telefonica rossa britannica fosse la scelta migliore, almeno quando si trovavano nel Regno Unito, sulla Terra, e fino a quel momento si era rivelato un buon modo per non essere scoperti. All'interno, la sala di controllo appariva un po' caotica: al centro spiccava la console principale, i motori temporali dal colore giallo ocra, con la console esagonale adornata di pulsanti, leve e schermi vari, assieme a una sorta di telefono o comunicatore di qualche tipo. La sala, circolare e su due livelli, rifletteva il tono giallo ocra della console; libri, pergamene e fascicoli di varie forme e dimensioni occupavano gran parte delle pareti.
Una lavagna, con del gesso a portata di mano, era appoggiata a una delle pareti prive di scaffali, mentre altri volumi, di vario genere, erano disposti uniformemente sul pavimento e sugli scalini che collegavano i due livelli. Le "cose rotonde" che caratterizzavano la maggior parte degli interni di un qualsiasi TARDIS, come quello del Dottore, tuttavia, erano assenti in quello dell'Archivista.
Come farò a proteggerla? A tenerla in salvo? Mi segue come un cucciolo, più di quanto non abbia mai fatto con il Dottore. E sappiamo quanto abbia sofferto il Dottore per quanto accaduto con coloro che lo seguivano, nel bene e nel male. Come farò, se dovesse succederle qualcosa? Me lo perdonerò mai?
Con questi dubbi, il Signore del Tempo si fece strada verso il proprio TARDIS, tenendone poi aperto l’ingresso per far entrare prima Petronella e seguendola immediatamente dopo, afferrandola quasi di riflesso quando la vide mettere male un piede tra il caos della sala comando.
- L'Archivista fa la sua seconda apparizione ufficiale all'interno degli sneak peeks di Doctor Who per la serie nota come Doctor Who - The Doctor, the Archivist and the Paradoxes.
- In questa breve storia, si dice che questa versione dell'Arvhivista è la sua terza incarnazione.
- Si dice che l'Archivista sia sul libro paga della UNIT. A differenza del Dottore, l'Archivista ha un ruolo molto più centrale nelle attività dell'UNIT, al punto da essere tra i responsabili del cosiddetto Black Archive. Nonostante questo, però, Kate Stewart non può che rassegnarsi al fatto che l'Archivista sia affidabile fino a quando non lo è, nell'intervenire in situazioni di crisi.
- Questo racconto è ambientato subito dopo lo speciale The Giggle.
- Ci sono riferimenti a episodi precedenti, come Fugitive of the Judoon, The Timeless Children, Once, Upon a Time, Survivors of the Flux, The Power of the Doctor.
- Un chiaro riferimento viene fatto al doppio episodio The Zygon Invasion / The Zygon Inversion. Vengono citati anche Clara Oswald, gli Zygon e la crisi degli Zygon.
- Vengono citati Kate Stewart, il Dottore, la loro controparte Fuggitiva e Tecteun, con Kate Stewart che fa la sua comparsa verso la fine del racconto.
- Viene menzionata la Division.
- Vengono citati Swarm e Azure.
- Viene menzionato il Flux.
- Il TARDIS dell'Archivista, a differenza di quello del Dottore, è dotato di un circuito camaleontico funzionante, in modo da potersi mimetizzare assumendo qualsiasi forma sia necessaria. La sala di controllo principale non è dissimile da quella utilizzata, durante la stagione 9, dal 12° Dottore e tra la stagione 11 e 13 dal 13° Dottore.
- Potete trovare lo sneak peek anche sul mio account EFP.
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