[SHORT STORY] - DOCTOR WHO - PENSIERI DI UNA PRIGIONIERA (G)

NOTE AUTORE: Il titolo di questo racconto breve richiama il racconto scritto da Chris Chibnall (Things She Thought While Falling, sequel dell'episodio Twice Upon a Time e prequel di The Woman Who Fell to Earth) in risposta alla pandemia COVID-19 in corso nel 2020 per il  sito web di Doctor Who (qui il racconto) e poi pubblicato come secondo racconto nell'antologia di beneficenza Adventures in Lockdown.

Era sola.

Il Dottore era da sola.

Era così da decenni ormai. Più a lungo di quanto non volesse ricordare o anche solo tenere traccia, se proprio doveva essere onesta con se stessa.

Ricordava quando, molti, ma molti anni prima, era riuscita a fuggire da Gallifrey grazie al sacrificio di un solo uomo coraggioso. Quell’uomo era stato in grado di fare ciò che lei non aveva avuto il coraggio di fare: attivare l'esplosivo collegato a un Ashad miniaturizzato e distruggere la Cyberiade.

Dalla fine della Guerra del Tempo, dopo la sua rigenerazione dalla versione di sé conosciuta come il ‘Dottore della Guerra’ a quella successiva, si era sempre considerata una codarda. Si sentiva ancora tale, dal momento che per l’ennesima volta aveva lasciato che un'altra persona prendesse la decisione di sacrificarsi e morire, a causa della incapacità della Signora del Tempo di agire e commettere un atto estremo, come quello richiesto dallo Spy Mater. Ma quando Ko Sharmus aveva fatto il suo ingresso a sorpresa nella camera della Matrice, la donna aveva provato un senso di sollievo per aver evitato, ancora una volta, di commettere un un atto di non ritorno, al fine di scongiurare il piano di uno dei suoi più acerrimi nemici.

Questo era solo uno dei suoi molti rimpianti, proprio volendo rimanere nel solco dell’onestà almeno verso se stessa, visto che con gli altri questa sua incarnazione non sembrava in grado di aprirsi e parlare, liberarsi almeno in parte del fardello che portava con sé. Un altro grosso rimpianto era Yaz. Sempre Yaz. Gli anni trascorsi in prigione non avevano fatto altro che alimentare quel sentimento, portando il Dottore a pensare a lei ogni giorno e a chiedersi perché lo stesse facendo, perché fosse così importante per lei. La risposta, quando arrivò, si era presa tutto il tempo di questo mondo, principalmente perché il Tredicesimo Dottore non sembrava particolarmente intenzionata ad ammetterlo, ma quando alla fine le balzò di fronte agli occhi, poco prima del tentativo riuscito, da parte del Capitano Harkness, di salvarla dalla prigionia, capì di essere completamente e irrimediabilmente perduta: amava l’altra donna, e l’amava profondamente. E lo sguardo ferito negli occhi di Yaz, quando il Dottore l'aveva allontanata da sé poco prima di chiederle - e di chiedere agli altri - di vivere una buona vita, prima di andare incontro alla propria morte... era uno sguardo che non avrebbe mai dimenticato.

Quando Jack l'aveva finalmente trovata, era stata così felice di essere libera, di poter ritornare da loro, da Yasmin, che non aveva pensato di ricontrollare le letture temporali del suo TARDIS, finendo nel salotto di Graham dieci mesi dopo quanto avesse programmato. Guadagnandosi così un enorme e (con il senno di poi) meritato spintone da parte di Yaz stessa. Il Dottore, per quanto ferita, non poté darle tutti i torti.

E, alla fine, dopo aver risolto la nuova crisi (con i Dalek ancora una volta intenti nella conquista del pianeta) scaturita negli ultimi dodici mesi e aver salutato Graham, Ryan e Jack, le due si erano infine ritrovate sole nella sala comando del TARDIS. Finalmente e propriamente sole. E gli anni passati a desiderare di essere libera, a desiderare di tornare con i suoi amici e, soprattutto, con Yaz, alla fine presero il sopravvento sul Dottore, che si ritrovò ad abbracciare vigorosamente l’altra donna e a non lasciarla mai più andare. E, altrettanto finalmente, si decise ad aprirsi con lei e a recuperare  il tempo perduto, con grande sollievo da parte della donna più giovane, che aveva sofferto esattamente quanto il suo Dottore in quei lunghi mesi (anni?) passati lontane l’una dall’altra.

NOTE AUTORE:

  • Il personaggio principale di questo racconto breve è il Tredicesimo Dottore, interpretato dall'attrice britannica Jodie Whittaker tra il 2018 e il 2022 per Doctor Who e la BBC.
  • Il setting principale per questa storia è tra gli episodi The Timeless Children e Revolution of the Daleks, quando il Tredicesimo Dottore è in prigione dopo gli avvenimenti di TTC. In virtù di ciò, vengono menzionati gli eventi del finale dell'episodio The Timeless Children.
  • Si fa anche menzione della Cyberiade, la coscienza condivisa di una fazione di Cybermen già vista in The Haunting of Villa Diodati, da considerarsi simile a una mente alveare.
  • Anche Ashad, conosciuto come 'il Cyberman Solitario', viene menzionato.
  • Si fa riferimento anche a Ko Sharmus e allo Spy Master.

Commenti