[ARTICOLO] THE WITCHER: I RACCONTI CHE HO APPREZZATO MAGGIORMENTE

Una serie di romanzi fantasy che ho apprezzato particolarmente è quella di The Witcher, ideata dal polacco Andrzej Sapkowski, il quale ha pubblicato due raccolte di racconti e sette romanzi (l'ultimo dei quali pubblicato nel 2025). All'interno di questo articolo, vi propongo i racconti legati a The Witcher che più ho gradito.

UNA QUESTIONE DI PREZZO

Secondo racconto presente all’interno de Il Guardiano degli Innocenti di Andrzej Sapkowski, prende avvio con un Geralt che viene tirato a lucido da alcuni valletti al servizio della famiglia reale di Cintra. Lo strigo è stato espressamente invitato dalla regina Calanthe di Cintra a soprassedere al banchetto indetto in occasione dei festeggiamenti per il quindicesimo anno di età della figlia Pavetta, sebbene non gli sia stato spiegato il motivo dell’invito (notoriamente la compagnia di uno strigo non è propriamente apprezzata dalla gente). Durante il banchetto, parlando con la regina, Geralt capisce come mai la sua presenza è richiesta: è necessario che, in qualità di mercenario, si assicuri che Cintra si allei con le Isole Skellige per matrimonio di Pavetta con il principe di quel regno, eliminando di conseguenza tutti gli altri pretendenti.

Ma qualcosa freme nell’aria, qualcosa di assopito ma eccessivamente pericoloso, che si rivela in tutta la sua potenza quando a unirsi ai festeggiamenti, poco dopo l’entrata in scena della principessa Pavetta, è un cavaliere completamente rivestito di armatura ed elmo a coprirgli integralmente il volto. Ed è in questo momento che si capisce la vera necessità dello strigo alla corte di Calanthe, proprio in quel momento esatto: l’uomo è, infatti, il salvatore dell’ormai defunto marito di Calanthe, il quale gli avrebbe promesso “ciò che non si aspettava di trovare una volta tornato a casa”. Pavetta, infatti, è una figlia della sorpresa e la regina di Cintra, essendo a conoscenza di questa promessa, vorrebbe che lo strigo eliminasse una volta per tutte la minaccia.

Lascio a voi la fine del racconto, per evitare eccessivi spoiler.

IL LIMITE DEL POSSIBILE

Racconto presente all’interno de La Spada del Destino di Sapkowski, narra sostanzialmente della leggendaria caccia all’ormai leggendario drago d’oro Villentretenmerth, capace di assumere sembianze umane (e il suo alter ego è Borsch Tre Taccole, nobile cavaliere incontrato da Geralt di Rivia dopo l’ultima missione dello strigo).

Il giorno dopo, sulla strada verso Caingorn, vengono fermati a un posto di blocco organizzato da re Niedmar, dove incontrano anche Ranuncolo che racconta loro come il lasciapassare richiesto sia necessario in quanto il sovrano vorrebbe indire una caccia a un drago che spadroneggia nei pressi di Holopole, abbattuto da uno dei villici e andatosi a nascondere sofferente trai picchi delle Montagne dei Gheppi. Geralt, Ranuncolo e Borsch, accompagnati dalle due guardie del corpo dell’uomo, prendono parte alla battuta di caccia unendosi al gruppo ivi presente, ove figura anche la maga Yennefer, vecchia conoscenza di Geralt e Ranuncolo. Arrivati a destinazione, si imbattono però in una sorpresa: un imponente, quanto rarissimo e leggendario, drago d’oro protegge l’entrata della caverna ove la dragonessa (sì, capita) si è rintanata. L’immensa creatura, in grado di comprendere e parlare la lingua comune, propone una sfida a singolar tenzone (senza uso di magia o stratagemmi) per vedere chi effettivamente riuscirà a superarlo e abbattere la dragonessa stremata.

Ma non è tutto come sembra, come lo strigo (che si schiererà in difesa del drago d’oro) e Yennefer, scopriranno (anche a loro discapito).

UN PICCOLO SACRIFICIO

Altro racconto presente ne La Spada del Destino, narra la storia d’amore tra l’umano Agloval e la sirena Sh’eenaz. A Geralt, anche questa volta in compagnia di Ranuncolo, il principe richiede prima di aiutarlo a conquistare la sirena e, poi, di capire chi stia causando numerose morti tra i cercatori di perle del Paese, sul cui commercio il Regno basa la propria ricchezza. Nella stessa occasione, un banchetto di fidanzamento a cui sono stati invitati (Ranuncolo, infatti, avrebbe dovuto allietare i festeggiamenti) incontrano Essi Daven, chiamata Occhietto, amica di vecchia data del poeta che si infatua perdutamente dello strigo (che in parte ricambia, anche se non riuscirà mai a togliersi dalla testa Yennefer).

Il giorno successivo al banchetto, Geralt e Ranuncolo si impegnano a capire in che modo risolvere i problemi di Agloval riguardo gli attacchi ai commercianti di perle, ma vengono attaccati da un gruppo piuttosto importante di uomini-pesce che feriscono lo strigo e li costringono alla ritirata, salvati in corner da Sh’eeraz. Dopo aver fasciato le ferite di Geralt, i due uomini e Occhietto si presentano al cospetto di Agloval il quale, irritato per la non risoluzione in positivo del problema, decide di non pagare lo strigo. Il gruppetto decide quindi di andarsene dalla città, non prima di scoprire che la sirena ha deciso di fare un piccolo sacrificio e ottenere un paio di gambe per poter vivere assieme all’amato.

Articolo precedentemente pubblicato all'interno del blog World of Interests.

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